Come redigere un contratto
L’Avvocato d’impresa

Come redigere un contratto

Dopo aver delineato la figura dell’Avvocato d’impresa nel mio precedente articolo ( https://www.linkedin.com/pulse/lavvocato-dimpresa-rodolfo-faccini), voglio ora dare alcuni suggerimenti su come l’imprenditore dovrebbe redigere un contratto con i propri clienti o fornitori. Non mi soffermerò, però, sugli aspetti tecnico-giuridici della sua redazione ma, piuttosto, su cosa un contratto deve essenzialmente contenere, sul perché esso deve essere redatto correttamente e sempre, aspetto imprescindibile, con il supporto di un legale che sappia come e cosa scrivere.

Spesso l’imprenditore, anche di più esperienza, ritiene che il contratto non sia altro che il documento sottoscritto tra le parti che conclude la trattativa e avvia il businness e così, una volta firmato, lo passa alla segretaria affinché lo archivi tra i documenti dell’impresa.

Errore, gravissimo errore. Se è vero che il contratto viene firmato alla conclusione delle trattative è anche vero che nel contratto è, o dovrebbe essere, regolato il rapporto con la controparte. Il contratto, se mi consentite la similitudine, NON sancisce la fine del periodo di corteggiamento del cliente/fornitore ma è l’atto di matrimonio con esso e come per il matrimonio, va coltivato giorno per giorno sulla base, appunto, di quanto in esso è stato pattuito. Il contratto è lo strumento regolatore del businness e va conosciuto da ogni collaboratore dell’imprenditore che si occuperà di dargli esecuzione ed al quale ogni comportamento dovrà conformarsi. Colui o coloro che gestiranno l’affare regolato dal contratto lo devono conoscere in ogni suo aspetto perché il contratto è la legge tra le parti contraenti. Ogni ordine o vendita o servizio deve essere conforme al contratto affinché il matrimonio possa proseguire senza intoppi.

Perché ciò possa accadere, il contratto deve rispondere a queste semplici tre domande:

chi fa cosa, come e quando.

Sembrano tre domande banali, scontate, ma l’esperienza di molti anni e la lettura di molteplici contratti mi consente di affermare che così non è.

Esplicitare in maniera dettagliata chi fa cosa, come e quando, consente di individuare gli obblighi e le responsabilità di ognuno dei contraenti cosicché non possa esservi dubbio alcuno su quale delle parti, eventualmente, non si comporta secondo quanto stabilito dal contratto con la possibilità, così, di “richiamarla all’ordine” senza consentirle di rispondere no, ma, non è cosi, io intendevo che, eravamo d’accordo su questo e quello…

Da ultimo, ma non ultimo per importanza, il contratto è il biglietto da visita di un’azienda. Se il contratto (la proposta di..) è redatto in modo preciso, equilibrato (intendendosi con tale aggettivo il contratto che pone sullo stesso piano entrambe le parti senza avvantaggiarne una rispetto all’altra), indicando in modo chiaro i rispettivi obblighi, diritti e responsabilità, esso esprimerà la misura dello spessore imprenditoriale di una azienda, della sua serietà e professionalità. Un contratto ben redatto induce l’altra parte a ritenere di essere di fronte al partner giusto per il proprio business, ad averne fiducia e … rispetto.

Avv.Rodolfo Faccini

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