L’informazione come strumento (necessario) per fare impresa.
L’Avvocato d’impresa

L’informazione come strumento (necessario) per fare impresa.

“Informazione”, atto dell’informare o dell’informarsi, nel senso di dare o ricevere notizia, cioè, conoscenza, come acquisizione o possesso di una cognizione, relativamente a cose, fatti o persone (Vocabolario Treccani).

Fare impresa, oggi, è complicato perché moltissime sono le normative, nazionali e non, che regolano ogni aspetto dell’attività imprenditoriale. Elencarle tutte è impossibile ma pensiamo solo alle nome sulla sicurezza dei luoghi di lavoro, innanzitutto, a quelle più recenti sulla gestione della “privacy, sulla sicurezza dei prodotti e vigilanza del mercato, le norme che definiscono i requisiti tecnici o qualitativi per i prodotti, i processi di produzione, i servizi o i metodi di prova per non accennare, poi, alle norme di carattere legale, fiscale e tante, tantissime altre.

Ogni settore e ogni fase dell’attività d’impresa ha le sue normative di riferimento specifiche che debbono essere ben conosciute dall’imprenditore perché anche le questioni che possono apparire più semplici e gestibili con il solo buon senso, invece, nascondono complessità importanti che possono ritorcersi contro vanificando ogni buona intenzione.

Pensiamo solo alla gestione della crisi di un proprio cliente storico il quale per superare un momento di difficoltà chiede importanti dilazioni di pagamento che il fornitore, in ragione del consolidato rapporto, gli concede per “aiutarlo” senza considerare che, al contrario, così facendo si espone al rischio di revocatoria nel caso in cui il cliente, poi, fallisca. (Art. 67, comma 3, lett. a, L. Fall., vengono sottratti alla revocatoria i soli “pagamenti di beni e servizi effettuati nell'esercizio dell'attività d'impresa nei termini d'uso”) oppure, l’imprenditore che decide di lanciare sul mercato una nuova linea di prodotti identificandoli con un determinato marchio senza prima accertarsi se esso sia già in uso o registrato da altri per la medesima classe merceologica od, ancora, e ben più grave - ed avviene più spesso di quanto si immagina - pubblicizzare la nuova linea di prodotti senza avere prima registrato il marchio nei territori ove si pensa possa espandersi il mercato degli stessi scoprendo poi, dopo avere investito in mezzi pubblicitari e di marketing, che altri hanno registrato il “suo” marchio con tutte le conseguenze del caso (ci sono, infatti, agenzie che per attività hanno proprio quella di registrate per tempo marchi altrui in territori settori merceologici diversificati per poi lucrare sulle licenze o vendita dei medesimi).

Quelli sopra descritti sono, ovviamente, solo pochi esempi tra i moltissimi che si potrebbero fare è che hanno il solo scopo di attrarre l’attenzione dell’imprenditore sull’importanza dell’informazione e della conoscenza che può avvenire solo attraverso la collaborazione di professionisti di settore con il compito, come scritto in un mio precedente articolo intitolato “L’Avvocato d’impresa”, di illustrare all’imprenditore tutti gli aspetti sottesi ad una determinata decisione, iniziativa imprenditoriale o affare da intraprendere affinché egli possa assumere scelte ponderate.

“Il più grande nemico della conoscenza non è l'ignoranza, è l'illusione della conoscenza.”

(Stephen Hawking)



Avv.Rodolfo Faccini

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