L’Avvocato d’impresa e (in)certezza del diritto
Molti anni fa, circa quaranta, da giovane praticante mi trovai a discutere una questione di diritto civile davanti ad un noto e stimato magistrato del Tribunale di Verona il quale, dopo avere ascoltato pazientemente le mie citazioni di dottrina e, soprattutto, cassazione, mi guardò con sguardo paterno e mi disse: “Vede dottore, la Cassazione è come un supermercato, basta saper cercare e si trova tutto quello che si vuole”. Teniamo conto che all’epoca le ricerche, compito di noi giovani praticanti, si facevano sfogliando le varie riviste presenti nello studio o andando alla biblioteca del Consiglio dell’Ordine mentre oggi le banche dati elettroniche e internet ti consentono di trovare, appunto, “tutto quello che si vuole” con un clic.
Questa premessa per affrontare un tema dolente della professione di Avvocato d’impresa e avvocato in genere e, cioè, quello della “certezza del diritto” che è, di fatto e purtroppo, una mera “utopia” da cui la mia affermazione circa l’ incertezza del diritto.
Cosa comporta tutto questo?
Comporta che nel fare consulenza all’imprenditore l’Avvocato d’impresa il più delle volte può esprimersi solo, al massimo, in termini probabilistici o, al più, di mera auspicata ragionevolezza e nulla più la qual cosa, spesso, lascia l’imprenditore sconcertato perché egli, invece, si aspetta una risposta precisa che gli consenta di prendere una decisione a ragion veduta.
Così, purtroppo, non è e quotidianamente scorrendo gli aggiornamenti on line delle ultime decisioni di merito e legittimità, dobbiamo constatare che molto spesso quello che ieri era bianco oggi è nero lasciando l’avvocato in una perenne incertezza e anche quando su un determinato tema riteniamo esserci univocità di orientamento da parte della magistratura, c’è sempre il rischio di una interpretazione difforme che non è per nulla raro incontrare ma,… tant’è!
Avv.Rodolfo Faccini
Contatti: legalstudiofaccinivr@gmail.com - www.studiolegalefaccini.it
Molti anni fa, circa quaranta, da giovane praticante mi trovai a discutere una questione di diritto civile davanti ad un noto e stimato magistrato del Tribunale di Verona il quale, dopo avere ascoltato pazientemente le mie citazioni di dottrina e, soprattutto, cassazione, mi guardò con sguardo paterno e mi disse: “Vede dottore, la Cassazione è come un supermercato, basta saper cercare e si trova tutto quello che si vuole”. Teniamo conto che all’epoca le ricerche, compito di noi giovani praticanti, si facevano sfogliando le varie riviste presenti nello studio o andando alla biblioteca del Consiglio dell’Ordine mentre oggi le banche dati elettroniche e internet ti consentono di trovare, appunto, “tutto quello che si vuole” con un clic.
Questa premessa per affrontare un tema dolente della professione di Avvocato d’impresa e avvocato in genere e, cioè, quello della “certezza del diritto” che è, di fatto e purtroppo, una mera “utopia” da cui la mia affermazione circa l’ incertezza del diritto.
Cosa comporta tutto questo?
Comporta che nel fare consulenza all’imprenditore l’Avvocato d’impresa il più delle volte può esprimersi solo, al massimo, in termini probabilistici o, al più, di mera auspicata ragionevolezza e nulla più la qual cosa, spesso, lascia l’imprenditore sconcertato perché egli, invece, si aspetta una risposta precisa che gli consenta di prendere una decisione a ragion veduta.
Così, purtroppo, non è e quotidianamente scorrendo gli aggiornamenti on line delle ultime decisioni di merito e legittimità, dobbiamo constatare che molto spesso quello che ieri era bianco oggi è nero lasciando l’avvocato in una perenne incertezza e anche quando su un determinato tema riteniamo esserci univocità di orientamento da parte della magistratura, c’è sempre il rischio di una interpretazione difforme che non è per nulla raro incontrare ma,… tant’è!
Avv.Rodolfo Faccini
Contatti: legalstudiofaccinivr@gmail.com - www.studiolegalefaccini.it
